2 escursione a Torre Guaceto


Baie, dune, stagni, foresta sempreverde, ma anche resti di un villaggio neolitico con ceramiche che testimoniano una presenza in questo sito fin dall’Età del Bronzo. L’Oasi di Torre Guaceto è stata dichiarata Area Naturale Marina nel 1991, ma già dal 1981 la Convenzione di Ramsar la indicava come zona umida di importanza internazionale.

La Riserva Naturale copre un tratto di costa di circa 8 chilometri ricompreso tra Punta Penna Grossa e gli Scogli di Apani, prende il nome dalla cinquecentesca torre costiera posta a difesa del tratto di costa. L’area è frequentata sin dall’antichità, sono infatti stati ritrovati resti dell’età del bronzo provenienti da un villaggio neolitico.

La riserva si divide in due parti, la riserva terrestre e la riserva marina. All’interno della riserva terrestre sono presenti tre ambienti naturali differenti: il litorale, la macchia mediterranea e la zona umida. Sul Litorale crescono il finocchio marino, la salicornia ed il limonio. Gli animali che frequentano quest’area oltre i numerosi granchi sono la beccaccia di mare ed il fratino che depone le uova nella sabbia mimetizzandole con conchiglie. La macchia mediterranea si sviluppa subito dietro la fascia dunale, è caratterizzata dal lentisco, dall’asparago, dal timo e dal mirto. Con un po’ di fortuna può capitare di avvistare il tasso, un animale difficile da vedere vista ormai la sua rarità. La zona umida è caratterizzata soprattutto da piante acquatiche tra tutte la cannuccia. La campanella con i suoi bei fiori, utilizza le piante di cannucce come tutore e, su di esse si arrampica. La fauna è costituita prevalentemente da uccelli, alcuni abitano stabilmente l’area come il tarabuso mentre altri frequentano la zona umida solo durante le migrazioni. La folaga ed il tufetto costruiscono nidi galleggianti che ancorano alle piante. In quest’ultima fascia vivono anche le testuggini d’acqua.

La riserva marina, ideale per chi pratica lo snorkeling, è caratterizzata da una prima zona di costa rocciosa, qui vi è un’esplosione di colori tra alghe, pesci e crostacei; subito dopo inizia il posidonieto, una grande distesa di posidonia oceanica, molto importante per l’ossigenazione del mare essendo la posidonia una vera e propria pianta. Qui non è difficile vedere la pinna nobile, il più grande mollusco bivalve del mediterraneo. Superata la fascia della prateria inizia un habitat importantissimo: il coralligeno, abitato da gorgonie e spugne.

Alcune zone dell’Area Marina Protetta sono a protezione totale, come lo specchio di mare posto di fronte la torre, ma la gran parte del territorio è di libera balneazione

Fonte: https://www.puglia.com/oasi-di-torre-guaceto/

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